5 digital marketing trend impossibili da ignorare nel 2019

#digital marketing #focus #trend

Il mondo del digital marketing è in costante evoluzione. Di pari passo al progresso tecnologico, nuovi trend nascono anno dopo anno: alcuni di questi sono destinati a restare e a ridefinire il mondo del marketing, altri, invece, non riescono a imporsi e svaniscono rapidamente. Saperli distinguere in anticipo consente alle aziende di risparmiare tempo e risorse.

Qui di seguito, 5 marketing trend che stanno lasciando il segno e che troveranno certamente conferma nel corso del 2019 e degli anni a venire.

Video Marketing

Grazie alla sempre maggiore popolarità di piattaforme quali Netflix, YouTube, Amazon Prime Video e Facebook Live, l’utilizzo di video, nella presentazione di contenuti di varia natura, rappresenta un trend destinato a crescere esponenzialmente: secondo i dati riportati da CISCO, entro il 2021 l’82% del traffico internet sarà, appunto, generato da video. Diventa dunque necessario per le aziende prevedere la produzione di contenuti video nella propria strategia digitale. La rivista Forbes ha infatti evidenziato che:

  • i video nelle mail possono aumentare il click rate del 200-300%;
  • incorporare i video sulle landing page può incrementare le conversioni fino all’80%;
  • il 90% dei consumatori considera i video dei prodotti un valido supporto per l’acquisto;
  • su YouTube il consumo di video da mobile cresce del 100% ogni anno;
  • il 64% dei consumatori acquista un prodotto dopo aver visto il relativo video;
  • un terzo del tempo speso dagli utenti online riguarda i video.

Global internet video traffic

Una menzione speciale va fatta ai live video, sempre più utilizzati dalle aziende per interviste, lanci di prodotti, eventi. Secondo CISCO, infatti, entro il 2021 i video in diretta rappresenteranno il 13% del traffico video totale. Le ragioni si individuano in alcune peculiari caratteristiche dei live video, che ne determinano l’appetibilità sia per gli utenti che per le aziende: consentono di abbassare notevolmente i costi, poiché tutto l’occorrente si riduce a una videocamera (o a uno smartphone) e a una connessione internet; sono avvertiti come più autentici, in quanto privi di post-produzione; generano negli utenti la voglia di non lasciarsi scappare l’evento live.

In definitiva, disporre di una versione video dei propri contenuti scritti consente, senza dubbio, di raggiungere un pubblico più vasto, a maggior ragione se si considera che YouTube è il secondo più grande motore di ricerca.

Augmented & virtual reality

Cosa sono la realtà aumentata e la realtà virtuale? Per augmented reality si intende l’introduzione di oggetti virtuali all’interno di uno scenario reale. Un esempio di utilizzo della realtà aumentata è quello che ne fa Ikea con la sua app, che consente agli utenti di valutare quasi empiricamente come gli oggetti/i mobili che si vorrebbero acquistare starebbero nelle proprie case.

La realtà virtuale, invece, consiste nella creazione di un ambiente completamente nuovo. Gli utilizzi a fini commerciali possono essere molteplici: Volvo, ad esempio, si è servita della realtà virtuale per dare un’idea ai potenziali acquirenti di cosa significa essere alla guida del nuovo SUV della casa automobilistica.

Entrambe le tecnologie hanno riscontrato, negli ultimi anni, un notevole incremento nel loro utilizzo, tanto che eMarketer prevede che, nel 2019, 54,5 milioni di americani faranno esperienza della realtà aumentata almeno una volta al mese e 49,2 milioni di americani avranno a che fare con la realtà virtuale. La ragione di tale successo – che inserisce di diritto l’AR e la VR nei top trend 2019 – sta in una tra le esigenze principali di ogni consumatore: quella di sentirsi attivamente coinvolto dal brand e di condividere il suo messaggio.

Per le aziende è dunque un ottimo momento per sfruttare questo tipo di tecnologia, esplorandone le grosse potenzialità in termini di brand awareness.

Voice Search

Siri per Apple, Alexa per Amazon e Google Assistant per Google: l’utilizzo degli assistenti vocali è il terzo importante trend del 2019 e degli anni a seguire. Si stima infatti che, entro il 2020, il 50% delle ricerche totali saranno vocali e, già ora, il 20% delle ricerche su Google è realizzato tramite voice search.

Utilizzo della ricerca vocale – Sondaggio 2018

Le motivazioni alla base di questa svolta sono facilmente intuibili, in quanto la ricerca vocale è sia più facile (soprattutto se si è in movimento), che più veloce (rispetto alla classica digitazione). Le aziende non possono dunque ignorare questo trend: infatti, secondo uno studio condotto da OC&C, entro il 2022 gli acquisti realizzati tramite voice search o smart speakers determineranno un giro di affari di 40 miliardi di dollari negli Stati Uniti e di 5 miliardi di dollari in UK.

L’incremento dell’utilizzo della voice search comporta dunque una ridefinizione, per le aziende, delle proprie strategie di digital marketing e la necessità di adattare la propria SEO strategy anche in virtù delle ricerche vocali.

Automation e personalization

L’automatizzazione di alcuni processi nell’ambito del marketing rappresenta un trend consolidatosi negli ultimi anni e destinato ad affermarsi ulteriormente. I benefici sono evidenti:

  • si risparmiano tempo e, conseguentemente, risorse, eliminando macchinosi procedimenti manuali;
  • si riduce sensibilmente la percentuale di errori;
  • migliora la comunicazione tra i vari dipartimenti: i software di marketing automation rendono facilmente accessibili, a chiunque ne necessitasse, le informazioni relative ai propri clienti.

Marketing automation benefits

Software di marketing automation sono quelli utilizzati per inviare periodiche e-mail e newsletter ai propri clienti. In questo ambito è sempre più importante l’aspetto della personalizzazione: e-mail personalizzate e orientate agli interessi specifici del cliente hanno, secondo uno studio condotto da Marketo, il triplo delle possibilità di essere aperte, al contrario di e-mail generiche e più facilmente accantonabili come spam.

Un chiaro esempio di automatizzazione collegata alla personalizzazione ce lo dà Netflix: semplicemente accedendo al proprio account, si ha immediatamente l’impressione che tutto, nella piattaforma, sia organizzato per venire incontro ai nostri gusti.

L’automatizzazione in ambito marketing è, dunque, tutt’altro che spersonalizzante, come il termine potrebbe suggerire: l’obiettivo delle aziende è, invece, quello di essere sempre più customer oriented.

Chatbot & social messaging

I chatbot sono software progettati per simulare la conversazione con un essere umano e possono essere integrati ai siti web, alle app e alle piattaforme social. Grazie al costante sviluppo dell’intelligenza artificiale sono ormai in grado di sostenere conversazioni basiche con gli utenti, rispondendo alle domande più frequenti, come farebbe un addetto al customer service, ma con alcuni evidenti vantaggi. Un chatbot, infatti:

  • è meno costoso di uno staff di customer service;
  • risponde immediatamente;
  • è attivo 24 ore su 24.

Previsione dei casi di utilizzo di chatbot

Secondo la società di consulenza Gartner, dal 2% di utenti del 2017, nel 2020 si passerà al 25% di fruitori di chatbot: le aziende che si serviranno dell’intelligenza artificiale nel 2019 avranno quindi maggiori possibilità di risparmiare sui costi e accelerare la crescita della propria attività.

app-fb-messenger-whatsapp-instagram